Quando il contraffattore bulgaro è un pirla: “Prosecco Francia Corta” in etichetta


Falso spumante italiano nel mirino dell’Ispettorato centrale repressione frodi. Gli uomini del Ministero hanno sequestrato migliaia di bottiglie di vino bulgaro riportante l’etichetta “Prosecco Francia Corta“. Facile dedurre il taroccamento, dal momento che “Prosecco” è il Metodo Martinotti (o Charmat) prodotto in Veneto e Friuli. Mentre “Franciacorta” è lo spumante Metodo Classico (Metodo Franciacorta) prodotto esclusivamente nel Bresciano.

http://www.vinialsupermercato.it/prosecco-non-e-sinonimo-di-spumante/

L’operazione è scattata nei giorni scorsi e ha visto la collaborazione dell’ICQRF con le autorità di Bulgaria, Francia, Belgio, Regno Unito e Irlanda. Un goffo tentativo di contraffazione operato da un’azienda bulgara, intenzionata ad aumentare le vendite del proprio spumante mediante l’utilizzo delle due note Denominazioni del vino italiano.

Le bottiglie incriminate non sarebbero comunque giunte sul mercato nostrano. Ingenti quantitativi sono stati invece sequestrati in Francia, tra le piazze più fiorenti dell’imbottigliatore in questione. E non è la prima volta che la Bulgaria finisce nel mirino della Repressione frodi italiana.

Una contraffazione, quella scoperta dalle autorità italiane ed europee, che gioca (anche) sull’ignoranza di gran parte dei consumatori internazionali, inconsapevoli delle differenze tra Prosecco e Metodo classico.

D’altro canto non sono noti gli sforzi dei Consorzi di tutela del Prosecco nei confronti di un corretto posizionamento del prodotto sul mercato: l’accostamento agli Champenoise internazionali fa gioco, anzi, alle casse venete e friulane.

http://www.vinialsupermercato.it/e-se-il-successo-del-prosecco-fosse-anche-frutto-dell-ignoranza/

® Riproduzione riservata

sostieni winemag.it

Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.

Dello stesso autore

Altri articoli dalla stessa categoria

Leave a Comment